Sono sempre di più gli italiani che si affidano alle cure alternative, tra cui l’omeopatia, disciplina formulata dal medico Samuel Hahnemann nel diciannovesimo secolo. Lo dicono le statistiche del rapporto Eurispes del 2017: un italiano su 5 fa uso di medicinali non convenzionali, in primo luogo quelli omeopatici (76,1%), seguiti da quelli fitoterapici (58,7%) e dall’osteopatia (44,8%). Nulla di male: l’importante è affidarsi al supporto di medici e di farmacisti di fiducia prima di assumerli, evitando interventi fai-da-te.
Quello che conosciamo finora della disciplina omeopatica
L’omeopatia basa la sua formulazione sul principio similia similibus curantur, che significa letteralmente “i simili si curino con i simili”. Il rimedio appropriato per una certa malattia è dato, insomma, da quella sostanza capace di indurre in una persona sana gli stessi sintomi del malato. Una volta individuata la sostanza o principio omeopatico, viene somministrata come cura in una quantità fortemente diluita. Perché di cura si tratta: i farmaci omeopatici sono medicinali a tutti gli effetti, lo riconosce una legge del 1995 e lo ribadisce un decreto del 2006 (D.lgs. 219/2006).
Tutte le sostanze omeopatiche hanno una provenienza naturale, di origine animale, vegetale o minerale, senza effetti collaterali: essendo fortemente diluite non fanno alcun male all’organismo. Per questa ragione sono particolarmente adatte ai bambini e alle donne in stato di gravidanza e allattamento. L’omeopatia, inoltre, è definita un vero e proprio “atto medico” e per questo i suoi farmaci possono essere prescritti solo da medici di diverse specializzazioni, inclusi veterinari e odontoiatri.
I medicinali omeopatici possono, e in molti casi devono, essere affiancati alle terapie più tradizionali. Possono trattare diverse patologie come sindromi influenzali, tosse, congiuntivite, insonnia, ansia lieve o moderata e traumi di vario genere, ma anche patologie della pelle ed allergie. A venderli sono esclusivamente le farmacie e le parafarmacie in quanto necessitano sempre di una mediazione da parte del farmacista. Se siete curiosi di consultare ricerche scientifiche fondate sull’argomento, rivolgetevi alla FIAMO, la Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati.