I cani sono dei veri appassionati del mare, per questo motivo nella stagione estiva si agitano, divenendo così più difficili da controllare. L’eccitazione e l’esuberanza fanno sì che prestino meno attenzione, con il risultato di ammalarsi. La malattia più frequente nei cani durante l’estate è l‘otite. Molto pericolosa e dolorosa, se non curata in tempo rischia di portare alla perforazione del timpano e al propagarsi dell’infezione all’orecchio interno, oppure alla paralisi del nervo facciale e a disturbi dell’equilibrio. Le cause sono molteplici, ma con una buona prevenzione si può evitare di doverla curare in seguito.
Cause e sintomi dell’otite estiva
L’otite è un fenomeno infiammatorio che colpisce il condotto uditivo, arrivando fino al timpano. L’udito animale è normalmente suddiviso in tre zone: orecchio esterno (la parte visibile), orecchio medio (la zona protettiva) e orecchio interno (sensibile ad eventuali danni che possono incidere sull’equilibrio). L’infiammazione viene provocata dall’azione di determinati tipi di batteri e funghi che raggiungono l’interno dell’orecchio e si posizionano lì.
La causa più comune è l’acqua. Che siano i cani per il fatto di essere sempre bagnati a causa dei loro continui tuffi in mare, oppure il padrone che aumenta la frequenza dei suoi bagni siccome all’aperto si sporca di più, è probabile che le orecchie non vengano asciugate adeguatamente. Inoltre, i cani con le orecchie più lunghe sono maggiormente vulnerabili. I condotti interni alle loro orecchie sono più intricati, risultando più difficili da areare e lasciando così intrappolati sudore, umidità o acqua.
L’otite può derivare anche dalla presenza di corpi estranei all’interno dell’orecchio, come le spighe forasacchi, che, per via della loro conformità, non possono uscire spontaneamente dall’orecchio una volta entrate.
Dalla presenza di cerume in eccesso nel condotto uditivo alla perdita del pelo e dell’equilibrio. Il cane potrebbe avere un prurito talmente insistente da provocarsi delle vere e proprie lesioni a forza di grattarsi. Rifiuto di carezze nella zona delle orecchie, posizione della testa ruotata con l’orecchio interessato portato più in basso, pelle sensibile e seborroica con un cattivo odore aspro e pungente: sono questi i sintomi che fanno capire la presenza di un otite nel cane.
La prevenzione è importante
Per evitare di dover ricorrere ad una terapia di cura, è importante tenere sempre sotto controllo la salute del cane. Offrendogli un’alimentazione di buona qualità, è bene effettuare un controllo delle orecchie ogni due o tre giorni e una pulizia approfondita ogni 15 giorni per mantenere una buona pulizia in quest’area. Per proteggersi dall’acqua in eccesso, bisogna asciugare bene le orecchie del cane con delle garze asciutte o un panno pulito, dopo ogni bagno. Mantenendo invece il pelo corto attorno alle orecchie, si evita la presenza di oggetti estranei.