Un’alimentazione sana ed equilibrata è correlata al minor rischio di sviluppare l’insufficienza renale cronica. Le malattie croniche renali, infatti, sono patologie che nella loro evoluzione progressiva portano alla condizione irreversibile di insufficienza renale. Ovvero l’incapacità dei reni di svolgere la funzione di filtro, depurando così l’organismo dalle scorie e dai sali minerali in eccesso. Nelle condizioni più serie, il malfunzionamento del rene rende necessario un trattamento sostitutivo, passando dalla dialisi fino ad arrivare in alcuni casi gravi al trapianto di organo.
Quali sono le cause ed i fattori di rischio dell’insufficienza renale cronica
Una malattia renale, secondo gli esperti, richiede una diagnosi precoce ed un trattamento mirato. Una tappa importante per prevenire una condizione di insufficienza renale acuta o cronica. Tra i fattori di rischio, infatti, ci sono l’ipertensione ed il diabete, soprattutto quando non adeguatamente controllati dalla terapia farmacologica. Anche l’ipertrofia prostatica, i calcoli renali o i tumori voluminosi, inoltre, ne favoriscono l’insorgenza. Questo perché riducono il normale deflusso di urina, aumentano la pressione all’interno dei reni limitandone la funzionalità.
L’importanza dell’alimentazione per la salute dei reni
La dieta è il primo strumento per prevenire le malattie renali. Va studiata con un esperto nutrizionista o con un nefrologo con l’obiettivo di mantenere o raggiungere un peso ideale. Va inoltre mirata a ridurre l’apporto di sodio ed il conseguente controllo della pressione arteriosa e di altre sostanze (minerali), senza creare malnutrizione o carenze nutritive. Quando è già presente la malattia renale è invece necessario impostare una dieta a basso contenuto di proteine, sodio e fosforo. E’ inoltre consigliabile ridurre la quantità di alimenti proteici soprattutto di origine animale (carne, pesce, uova, salumi, formaggi e latticini) e in misura minore di quelli ricchi di proteine vegetali (legumi), presenti soprattutto nei secondi piatti includendo nella dieta, quando necessario, dei cibi aproteici.