Durante la primavera e l’estate, soprattutto, bisogna proteggere gli animali domestici dalla filariosi, una malattia provocata da un parassita. Il picco si raggiunge nella stagione estiva, anche se è possibile essere punti da febbraio a novembre.
Il parassita
La filariosi può essere di due tipi: cutanea o cardiopolmonare. La prima, causata dal parassita Dirofilaria repens diffuso in tutta Italia, colpisce la pelle e può essere trasmessa anche all’uomo. Il responsabile del secondo tipo, invece, è il Dirofilaria Immitis, che può provocare una malattia letale per l’animale. Questo secondo tipo era diffuso principalmente nell’Italia centro-settentrionale ma poi si è spostato anche nelle altre regioni.
In questo caso, la sintomatologia dell’animale è composta da tosse, stanchezza e un dimagrimento improvviso. Se l’animale presenta questi sintomi è necessario chiamare subito il veterinario perché probabilmente ci sono delle lesioni al cuore o ai polmoni. Gli animali che possono contrarre la filaria sono principalmente i cani ma è necessario proteggere anche i gatti e i furetti. Quest’ultimi, essendo più piccoli, non permettono alle larve di riprodursi in grandi quantità e anche il loro ciclo di vita si accorcia.
Prevenzione per la filariosi
La filariosi viene trasmessa attraverso la puntura di una zanzara. L’insetto punge un animale malato e risucchia le microfilarie, che trasmetterà con le punture successive. Le larve dell’insetto crescono e si spostano nell’arteria polmonare, la vena cava inferiore e l’atrio destro del cuore. Quando diventano adulte e raggiungono una lunghezza di circa 7 cm, si riproducono. In un animale possono esserci dai 3 ai 50 parassiti che vivono fino a 7 anni.
Per prevenire la filariosi si possono usare delle pastiglie da assumere una volta al mese, oppure le fialette da applicare sulla schiena dell’animale. Infine è anche possibile fare un vaccino, dal veterinario, che ha una copertura annuale.